Cosa può fare un musicista se non musica?

Nel Medioevo, ma non solo allora, la pace era considerata un bene preziosissimo, ma mantenere in mezzo ai disastri che potevano sempre incombere. Esiste un mottetto di Guillaume Dufay, quattrocentesco, meraviglioso, che descrive gli effetti mirabili della pace.

Dice:

Supremum est mortalibus bonum
Pax, optimum summi Dei donum.
Pace vero legum praestantia
Viget atque recti constantia;
Pace dies solutus et laetus,
Nocte sonus trahitur quietus;
Pax docuit virginem ornare
Auro comam crinisque nodare;
Pace rivi psallentes et aves
Patent laeti collesque suaves
Pace dives pervadit viator,
Tutus arva incolit arator.
O sancta pax, diu expectata,
Mortalibus tam dulcis, tam grata,
Sis eterna, firma, sine fraude,
Fidem tecum semper esse gaude.
Et qui nobis, o pax, te dedere
Possedeant regnum sine fine:
Sit noster hic pontefex eternus
Eugenius et rex Sigismundus! Amen.

La pace, eccellente fra i doni divini,
è il bene supremo dei mortali:
in pace regnano legge
e perseguimento del diritto,
in pace la giornata serena e lieta
conduce ad un sonno tranquillo,
in pace la giovinetta apprende
a ornarsi d’oro le chiome ben acconciate.
In pace cantano gioiosi tanto gli uccelli quanto i torrenti,
sorridono le dolci colline,
in pace può senza tema il ricco viaggiare,
e il contadino starsene protetto nei suoi campi.
O sacra pace, sì a lungo attesa,
tanto dolce e gradita ai mortali!
Possa tu durare in eterno, incrollabile, senza infingimenti,
godendo d’una lealtà che non venga mai meno.
E coloro che ti ricondussero a noi,
o pace, conservino il loro regno in eterno:
possano governarci in eterno
papa Eugenio e re Sigismondo!

È un pezzo di una bellezza incommensurabile, e spero di tornare a cantarlo presto, come feci qui, nel disco che registrammo con LaReverdie nel 2009.

Possa tu durare in eterno, o pace.

(la traduzione del mottetto è di Raffaella de Mircovich, che sempre sarà la stella polare nel mio cielo personale)

There are 2 comments on Cosa può fare un musicista se non musica?

  • Chiara Zocca on

    Una meraviglia, grazie Matteo.
    Chiara

  • Non è poco Matteo, in questo momento di scoramento e impotenza, fare musica.
    È preservare la comune umanità, è continuare ad indicare un orizzonte più ampio, è custodire la speranza.
    Coltivare la bellezza per condividerla: (anche) così si salva il mondo.
    Grazie per il bellissimo brano, a presto

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