Della Musica piana, et misurata; o vogliamo dire Canto fermo, et figurato. Capitolo 8. – 1.8.2

IH - libro primo - capitolo ottavo - 2

Musica misurata dico essere l’harmonia, che nasce da vna variata prolatione di tempo nella cantilena, dimostrato per alcuni Caratteri, o figure al modo sopra detto, le quali di nome, essentia, forma, quantità, et qualità sono differenti; et non si accrescono, ne si diminuiscono: ma si cantano con misura di tempo, secondo che descritte si trouano.

Et questa communemente si chiama Canto figurato, dalle figure o note, che si trouano in esso di forma et quantità diuersa, le quali ne fanno crescere et minuire il tempo nella cantilena, secondo la loro valuta, che tardità, o velocità di tempo ne rapresentano.

Ma Figura, o Nota che dire vogliamo, si nel canto fermo, come nel figurato, dico essere un segno, che posto sopra alcune linee et spatij, ci rapresenta il suono o la voce, et la velocità et tardità del tempo, che bisogna vsare nella cantilena; delle quai cose trattaremo poi nella Terza parte, quando ragionaremo intorno la materia del Contrapunto, cioè delle Compositioni delle cantilene.

Et perche la Musica piana et Misurata, non solo da istrumenti naturali, ma da artificiali ancora può nascere; però nella diuisione della Musica organica, dalla harmonica, o naturale, et dalla artificiata l’hò fatta discendere.

There is one comment on Della Musica piana, et misurata; o vogliamo dire Canto fermo, et figurato. Capitolo 8. – 1.8.2

  • @blog sempre più in specifico, c’è da dire che Zarlino utilizza due termini tecnici, tempo e prolatione, che stanno a significare due maniere di misurare il ritmo su due livelli diversi: tempo è per la suddivisione ritmica a livello delle semibrevi – prolatione è per il livello inferiore, quello delle minime.

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