Diuisione della Musica in Speculatiua et in Prattica; per la quale si pone la differenza tra il Musico et il Cantore. Capitolo 11 – 1.11.4

IH - libro primo - capitolo undicesimo - 4

Hora hauendo veduto la differenza, che si ritroua tra l’vno et l’altro, esser l’istessa, che è tra l’artefice et l’istrumento; il quale essendo retto et gouernato dall’artefice, è tanto men degno di lui, quanto chi regge è più nobile della cosa retta; potremo quasi dire, il Musico esser più degno del Compositore, del Cantore, o Sonatore, quanto costui è più nobile et degno dell’istrumento.

Ma non dico però, che’l compositore, et alcuno che esserciti li naturali, o artificiali istrumenti sia, o debba esser priuo di questo nome, pur che egli sappia et intenda quello, che operi; et del tutto renda conueneuol ragione: perche a simil persona, non solo di Compositore, di Cantore, o di Sonatore: ma di Musico ancora il nome si conuiene. Anzi se con vn sol nome lo douessimo chiamare, lo chiameremo Musico perfetto: percioche dando opera, et essercitandosi nell’vna, et l’altra delle nominate, costui possederà perfettamente la Musica; della quale desidero, et spero che faranno acquisto coloro, i quali vorranno osseruare li nostri precetti.

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