I tempi mutano, e in questo momento non c’è l’opportunità di poter svolgere la Scuola di Madrigali: spostarsi di questi tempi è complicato, gli spazi sono giustamente chiusi, e raccogliersi insieme in uno spazio a cantare non è buona cosa.
È la prima volta che la Scuola si ferma, ma è anche vero che è una congiuntura triste e speciale; bisogna pensare a non dare alcuna possibilità al virus di diffondersi, e questo ci costringe a pensare a nuovi modi di svolgere le proprie attività. Non sarà un virus a uccidere la creatività e la fantasia.
Per cui: Giaches de Wert, in programma il prossimo fine settimana, si siederà ad aspettare che arriviamo a cantare il suo bel madrigale più avanti. Potremo studiarlo a fondo nel tempo a disposizione 🙂
Medito su un paio di cose: se far slittare le date, e perdere di conseguenza l’ultimo appuntamento, o recuperare una data. Mi prendo un po’ di tempo per pensarci, arrivo presto.
È un peccato, i madrigali sono fatti per essere cantati insieme, l’armonia nasce dall’unione e dall’incontro, invece siamo costretti a vivere separati, a non avere contatti, a mantenere le distanze; quando ci riavvicineremo, lo faremo col doppio del gusto.
Saluto tutti.