Mercoledì 22 giugno, Piancerrreto, tardi

Oggi 30 km, Per fortuna senza zaino e arpa, che, solo per oggi, abbiamo chiesto venissero trasportati alla nostra meta dagli ospiti della notte scorsa.

È stata abbastanza dura, E non finiva mai. E poi, come novità, è piovuto, ci siamo goduti il cammino sotto una pioggerellina non troppo forte, rinfrescante.

Pomeriggio un po’ di riposo, e poi pronti per il concerto. Questa sera c’erano le personalità, il sindaco, la presidente di una associazione di riferimento della zona, il delegato di un’unione di comuni della zona… Hanno fatto la loro introduzione, poi io ho iniziato il mio lavoro, che come sempre è andato bene e alla fine ha ricevuto tutti gli applausi del caso. Mi sta venendo voglia, in questo programma, di fare più musica e meno chiacchiere, ma a questo penserò quando tornerò a casa.

E poi alla fine si sono aperte le danze: ho ascoltato io, questa volta, il concerto dei racconti delle persone presenti, che poi è proseguito nel bella cena fatta a casa di Sandro e Paola che ci ospitano. Cammino per il Monferrato e non posso fare a meno di guardarlo con gli occhi che forse anche Raimbaut ha avuto quando è arrivato qui per la prima volta.

Durante il concerto Sandro, che ha una chitarra truccata da liuto, è intervenuto per un pezzo, mettendo tutti di buon umore. Domani penultimo concerto. Ormai siamo agli sgoccioli, io sono già preoccupato all’idea di come mi sentirò quando tornerò a casa. Allacciando nuove relazioni, sarà mia cura mantenerle viva e dopo il rientro.

Registrerò Raimbaut, tornerò a presentare sentire il disco.

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(self made)