L’occhio del ciclone

Ho finito la registrazione delle musiche di Raimbaut, sono stati quattro giorni di sogno. Ora si apre la voragine delle scelte dei take migliori, ci vorranno nervi saldi, ma mi sembra che molto sia venuto bene. Son fiducioso. E ho avuto colleghi fantastici accanto a me, nel lavoro.

Poi c’è stata la ripresa di Amor Scortese, meraviglia che eseguo con Betta de Mircovich, e che dà sempre grandi soddisfazioni.

E poi ancora è partita la macchina inesorabile dei concerti con LaReverdie: prove, e poi concerti, musiche dell’ArsNova, ricombinate in varie salse, che utilizzeremo alla fine di questa settimana in Polonia a Breslavia, per un programma mastodontico sul madrigale italiano trecentesco della durata di 70 minuti, che, per un ascoltatore medio, è una prova di forza.

In questi giorni son fermo, prima di partire per la Polonia, devo mettere a punto qualche brano, terminare di programmare i quattro giorni del laboratorio madrigalistico, ma è una cosa che si fa con calma, proprio come quando si è dentro l’occhio di un ciclone. E poi si va in Polonia per questa cavalcata arsnovistica.

Ogni tanto cerco di immaginare come sarebbe avere un mese intero di vacanze, ma per fortuna mi passa subito.


È rimasta qualche traccia di Amor Scortese fatto a Treviso, come questo video da Facebook dove sto terminando Sì dolce è’l tormento 🙂

Leave a Reply

(self made)