Delle laudi della Musica – 1.2.13

IH - libro primo - capitolo secondo - 13

Ma senza più testimonij profani, non hauemo noi nelle Sacre lettere, che il profeta Dauid racchetaua lo spirito maligno di Saul col suono della sua Cetera? Et per questo credo io, che esso regio Profeta ordinasse, che nel Tempio d’Iddio si vsassero li canti et gli harmonici suoni, conoscendo che erano atti a rallegrare gli spiriti, et a ridur gli huomini alla contemplatione delle cose celesti.

Li Profeti ancora, (come dice Ambrosio sopra’l Salmo 118.) volendo profetizare dimandauano, ch’vno perito del suono si mettesse a sonare; accioche inuitati da quella dolcezza gli fusse infusa la gratia spirituale.

Però Eliseo non volse profetizare al Re d’ Israele quel, che douesse fare per l’ acquisto delle acque, accioche gli esserciti non morissero di sete; se prima non gli fu menato al suo conspetto vn Musico, il quale cantasse; et cantando egli fu dello Spirito diuino inspirato, et predisse il tutto.

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