Dell’ vtile che si ha della Musica, et dello studio che vi douemo porre, et in qual modo vsarla – 1.4.1

IH - libro primo - capitolo quarto - 1

GRANDE è veramente l’vtile, che dalla Musica si piglia, quando la vsiamo temperatamente: imperoche è cosa manifesta, che non pur l’huomo, ilquale è capace di ragione: ma anche molti de gli altri animali, che di essa mancano, si comprende, che pigliano dilettatione et piacere: percioche dilettandosi et rallegrandosi ogn’animale della proportione et temperamento delle cose; et ritrouandosi nelle harmonie tali qualità, ne segue immediatamente il piacere et la dilettatione a tutti li viuenti commune. Et è in vero cosa ragioneuole; poi che la natura consiste in tale proportione et temperamento, che ogni simile si diletta del suo simile, et quello appetisce.

Di ciò ne danno chiarissimo indicio li fanciulli a pena nati, che presi dalla dolcezza del canto delle voci delle loro nutrici, non solo dopo il lungo pianto si racchetano, ma si rendono allegri, facendo anche spesse volte alcuni gesti festeuoli.

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