Della Musica piana, et misurata; o vogliamo dire Canto fermo, et figurato. Capitolo 8. – 1.8.1

IH - libro primo - capitolo ottavo - 1

Della Musica piana, et misurata; o vogliamo dire Canto fermo, et figurato. Capitolo 8.

RESTA hora di andare dichiarando il secondo membro principale, che noi facemmo della Musica; il quale era la Organica, diuisa in Harmonica o Naturale, et in Artificiata; ciascuna delle quali diuidemmo in Piana, Misurata, Rithmica, et Metrica.

Ripigliando adunque queste vltime parti dico, che la Musica Piana si dimanda quell’harmonia, che nasce da vna semplice et equale prolatione nella cantilena, la quale si fa senza variatione alcuna di tempo, dimostrato con alcuni Caratteri, o figure semplici, che Note li musici prattici chiamano; le quali ne si accrescono, ne si diminuiscono della loro valuta: imperoche in essa si pone il tempo intero et indiuisibile, et da i Musici volgarmente è chiamato Canto piano, ouero Canto fermo; ilquale è molto vsato da i Religiosi nelli diuini vfficij.

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  • @blog finalmente qualcosa di specifico: dove per prolatione si intende una maniera all'antica di segnare il ritmo del pezzo, riguardante i valori larghi, quelli più tipici della musica sacra – e dove si capisce che il gregoriano al tempo di Zarlino era cantato con un tempo definito (sempre che parli solo di gregoriano quando intende 'divini ufficii').

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