Quanto sia necessario il Numero nelle cose; et che cosa sia Numero; et se l’Vnità è numero. Capitolo 12 – 1.12.3

IH - libro primo - capitolo dodicesimo - 3

Et si come il fine non è, ne si può dire, se non rispetto del principio, cosi il principio non può essere, se non hà relatione al fine. Et perciò è da notare, che non vien detto principio, se non per ragione del fine; ne fine se non per rispetto del principio: di modo che dal principio al fine non si potendo venire, se non per il mezo; sarà necessario, che ogni cosa accioche sta intera et tutta, contenga in se principio, mezo, et fine; i quali tutti sono contenuti nel numero Ternario, detto dal Filosofo per tal ragione Perfetto. Onde mancando l’Vnità del mezo et del fine, non si può dire, che sia numero, ma principio solamente di quei numeri, che sono con ordine naturale disposti, percioche la natural dispositione de numeri è tale. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. ordine che si può continuare in infinito, aggiungendoui la vnità. la quale, percioche da essa hà principio ogni quantità, sia continua, ò discreta, si chiama Genitrice, cio è principio, origine, et misura commune d’ogni numero: conciosia che ciascun numero contenga in se più volte la vnità; si come per essempio, il Binario, che segue immediatamente dopò essa, non vien formato se non per la congiuntione di due vnità, dalle quali ne risulta esse Binario primo numero et pari; et a questo aggiunta poi la vnità, si forma il Ternario primo numero impare; dal quale con la vnità appresso si fa il Quaternario, detto Numero parimente pari; et da questo et dalla vnità è produtto il Quinario, detto Numero incomposto, et cosi gli altri di diuerse specie, procedendo in infinito.

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